Grazie ragazzi ed educatori!

Una breve ma importante testimonianza di un'amica animatrice di una Parrocchia a noi vicina: buona lettura!

Sento il bisogno di condividere con gli altri, la gioia e l’amore che questa splendida esperienza di camposcuola Acr ha portato in me  ( e non solo, credo, visti i commenti che ho sentito e letto in questi giorni, da parte degli altri educatori ).

Sono certo molti i motivi per cui ringraziare il Signore. Sicuramente il luogo, la casa e il tempo hanno avuto una loro importanza, ma quello che ha toccato il cuore di ognuno di noi, è stato sicuramente lo spirito d’amore che ha guidato tutta l’attività e i partecipanti. A partire dai  nostri capicampo, persone preziose e sensibili, che hanno saputo preparare, motivare e sostenere tutta la “squadra” ( anche una come me, che di campi non ne aveva mai fatti , nonostante “avanti con l’età!!” ). Ad ognuno è stata data la possibilità di esprimere con gioia i propri talenti.

Quando mi è stato chiesto di partecipare all’attività mi è stato detto  “vorrei che ne risultasse un esempio di collaborazione e rispetto degli adulti verso i più giovani “… e confesso che li per li la cosa mi aveva preoccupato assai…. Pensandola molto più “dura” rispetto a quello che poi è stato realmente… perché realmente si è solo avvertito un forte spirito di gruppo…. E per me il significato è stato : “quando arriva  una chiamata..inutile farsi troppe domande.. rispondi e basta ! “

Don A. in una delle messe del campo ha detto “dobbiamo imparare ad affidarci al Padre come fanno i bambini piccoli, che sono così piccoli da non poter sindacare, aprono le braccia e basta, perché da soli non sopravvivrebbero “. Ecco,credo proprio sia questa la lezione più grande che mi porto a casa.. Affidarsi e aprire le braccia alla volontà del Padre, nonostante tante piccole provocazioni e imprevisti “terreni” che facevano dire alle persone intorno a me “lascia stare, stai a casa, non puoi andar via così, non pensi al lavoro ? “.. e a me che continuava a venire in mente il brano del vangelo dove Gesù dice a Marta “Marta, Marta, tu ti affanni e ti preoccupi di troppe cose, una sola è quella che conta “…. io mi ripetevo “Signore aiutami “ e Lui… mi ha esaudito! Tutto si è risolto, anche le difficoltà più grandi, dandomi conferma che quando ti affidi con il cuore in mano a Dio, Lui c’è ! Vedere con quanto affetto i miei giovani  collaboratori si davano da fare per garantirmi un periodo sereno al campo, mi ha riempito di gioia il cuore e ho pensato “spesso si pensa che solo gli adulti possono aiutare gli adulti, invece quando tu dai fiducia ad un giovane, lui si fa non in quattro ma “in cento” per ripagarti della fiducia che hai riposto in Lui !”

Respirare un clima così sereno all’interno della casa mi ha in alcuni momenti lasciato senza fiato.. l’unione fa la forza, già! Così è stato, nelle pulizie, nella preparazione delle preghiere e nel sostegno reciproco.. che tenerezza vedere i più piccoli aiutare un compagno andato in crisi per la mancanza dei genitori (e sentirgli dire “ dai…passa”, come fossero già dei veterani loro, magari alla seconda esperienza fuori casa! ).

Che silenzio e sguardi pieni di affetto quando si è trattato di sostenere con la preghiera i nostri capicampo che ci lasciavano per qualche ora per andare ad accompagnare un loro caro amico nel suo ultimo viaggio terreno…

L’adulto è quasi “ossessionato” dall’organizzare tutto…quasi da non saper più far fronte agli imprevisti, quasi a dimenticarsi che è Uno solo Colui che programma… i ragazzi no… loro si affidano (anche nei momenti più duri con le vesciche, la fame, la sete… ).. e quando vedi nei loro volti i sorrisi e la gioia di chi non si pone tante domande… beh pensi  “questa è  Chiesa di Dio! ”

Un pensiero per Don A.: quando combina così armoniosamente gli ingredienti che ha a sua disposizione, penso sempre che abbia saputo  dar vita alla  voce interiore…quella di Dio.. auguriamocelo per tutti noi!

Grazie ragazzi, mi avete fatto toccare con mano l’amore e la presenza  di Dio!