Consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici

IL CONSIGLIO PARROCCHIALE PER GLI AFFARI ECONOMICI della Parrocchia è un organismo obbligatorio distinto dal Consiglio Pastorale Parrocchiale, e opera secondo la propria competenza, fissata da uno statuto.
Infatti mentre il C.P.P. affronta la conduzione pastorale globale della parrocchia, il C.P.A.E. è a servizio del sopraddetto Consiglio, per individuare e mettere in opera gli strumenti e le strutture di cui la pastorale parrocchiale necessita.
Scopo specifico del C.P.A.E. è di coadiuvare il Parroco con il suo parere e con la sua opera nell’amministrazione economica della parrocchia, tenendo conto dei fini principali dei beni ecclesiastici e cioè: l’esercizio del culto, l’onesto e dignitoso sostentamento del clero e delle persone in servizio parrocchiale, e le attività pastorali e caritative.
Pertanto il consiglio deve:
a)       curare la conservazione e manutenzione degli edifici, attrezzature, mobili, arredi e di quanto appartiene alla     
             Parrocchia, usando particolare premura per il patrimonio artistico e storico;
b)       esaminare e dare il proprio parere su contratti, progetti, preventivi, piani di finanziamento e di impiego di capitali;
c)       esaminare e firmare i bilanci preventivi e consuntivi annuali della amministrazione parrocchiale.
Presidente di diritto del C.P.A.E. è il Parroco essendo il legale rappresentante della parrocchia a norma del canone 532 del Diritto Canonico.
Le persone vengono designate dal Parroco e devono avere una discreta competenza tecnico-amministrativa e a questa unire disponibilità, integrità morale e prestare il loro servizio gratuitamente.
I membri nominati durano in carica cinque anni.

Di che cosa si e’ occupato il C.P.A.E.?
Con l’arrivo di Don Sandro si è provveduto ad un’analisi dello stato manutentivo di tutti i fabbricati parrocchiali, sia dal punto di vista conservativo che impiantistico.
Da questa attenta analisi sono emerse problematiche che andavano affrontate urgentemente e altre programmabili nel tempo:
- la chiesa, già restaurata per quanto riguarda il tetto e l’impiantistica, manca ancora di tinteggiatura interna e presentava problemi di infiltrazioni di umidità dal basso e dalle finestre.
- per il campanile, anche questo con infiltrazioni dai merli ai mattoni che lo compongono, si è provveduto ad analizzare i costi di restauro.
- la canonica, presentava il tetto con notevoli infiltrazioni d’acqua e con le travature in legno in stato di decomposizione, è stata sistemata durante l’estate.
- si è inoltre occupato dell’improvviso problema dell’eventuale acquisizione dell’area adiacente alla Chiesa, al suo abbattimento e quant’altro necessario per arrivare a quanto oggi è finalmente visibile.
- L’analisi poi delle varie soluzioni che permettesse alla Casa del Giovane di diventare più funzionale, ed accogliente risolvendo problemi come l’acustica, l’illuminazione, i bagni, la possibilità di suddividere gli ambienti. E’ stata dotata, anche, di un bar e, all’esterno, di una piastra polifunzionale per i giochi e le attività sportive.
Tutte queste problematiche hanno occupato il Consiglio per parecchi mesi per le varie analisi tecniche, per i costi da affrontare e per i modi di eseguire i progetti coinvolgendo tutta la comunità.
Questo è in sintesi il compito del Consiglio per gli affare economici della Parrocchia di San Gaetano, in stretta collaborazione col Parroco, col Consiglio Pastorale e con la disponibilità alla collaborazione (cosi’ evidente manifestata dall’impegno di impresari, operai, manovalanza, pulizie ecc.) dei Parrocchiani.
Per informazioni, richieste, segnalazioni rivolgersi a don Sandro o agli altri membri del C.P.A.E.